curiosità sportive

EDITORIA

UMBERTO SABA
(Trieste 1883- 1957)

GOAL

Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l ’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l ’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla – unita ebbrezza- per trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo, si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.

Presso la rete inviolata il portiere
-l’altro- è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa –egli dice- anch’io son parte


MATTEO MARANI
Dallo scudetto ad Auschwitz

Ediz. Aliberti
biografia

L’autore cerca di ricostruire la vita di Arpad Weisz, un allenatore ebreo pluripremiato, finito in un campo di concentramento. Con l’occasione Marani immerge il lettore nella storia di un pezzo di vecchia Europa.


NELLO GOVERNATO
La partita dell’addio

Ediz. Mondatori
biografia

Un romanzo che aiuta a conoscere la storia di Matthias Sindelar, capitano della nazionale austriaca, che, in seguito all’annessione dell’Austria alla Germania, rivendica la propria  nazionalità rifiutandosi di piegarsi ad Hitler.


Gioco del calcio

Sta per uscire nelle librerie un testo che , in piena crisi calcistica, ci riporta alle origini epiche di questo sport.  Si tratta di “ AZZURRI “,  raccolta di undici racconti di scrittori ( Raul Montanari, Aldo Nove, Melania Mazzucco, Giancarlo De Cataldo tra essi ) su undici momenti storici del l’Italia al Mondiale. Riflessivo..


ZAP MANGUSTA
PLATONE E LA LEGGE DEL PALLONE
Lezioni di filosofia per tipi in gamba
Edizioni   Rizzoli

“ L’autore, figlio d’arte, ficca il naso nello sport più popolare del mondo e ,attraverso aneddoti calcistici, considerazioni filosofiche e riflessioni varie,  ricorda un tempo in cui il gioco del calcio esigeva solo una palla e qualcuno che la sapesse trattare…” platone

Giusva Branca

Idoli di carta

Idoli di carta – Undici storie di ex-calciatori amaranto

Laruffa Editore

Idoli di carta, undici emozionanti storie amaranto raccontate con professionalità e passione dal giornalista Giusva Branca, per Laruffa Editore. Sotto la lente del ricordo, rivivono gli anni d’oro di Piero Persico, Tommaso Maestrelli, Simone Giacchetta e gli altri. Ognuno di loro ha un fantasma da sconfiggere, un’emozione da riabbracciare, un fatto da spiegare e,

lontano dai riflettori, tutto sembra tornare in maniera lucida e vera. Tornano i ricordi personali e sportivi dei protagonisti e torna, con loro, la storia della Reggina, le sue vittorie e le sconfitte, le speranze e le delusioni, i momenti di splendore e gli affanni di un percorso denso di passioni. Giusva Branca ha voluto riflettere con gli idoli amaranto sulla gloria sportiva di cui hanno goduto e sul dopo, su quel che resta di attimi di vita esaltanti, sul calore di un ricordo che li accompagnerà per la vita. “…l’emozione torna a vivere in un attimo, basta accendere la meravigliosa macchina della memoria…”, scrive l’autore nella prefazione. Così accade anche a chi legge, trascinato in un clima intenso e pulito, lontano dagli scandali, dalle violenze, finalmente riconciliato con il gioco del pallone, invitato a ricordare che di questo si tratta e quale meraviglioso microcosmo potrebbe essere.”

 

SABBIA TRA LE DITA
ALESSANDRA BIANCHI
Edizioni Osiride

Il titolo è letterario, ma l’autrice è una  esperta cronista sportiva. Un romanzo, forse il primo in Italia, ambientato nel mondo del calcio, scritto  da una donna. La partenza è autobiografica, ma poi si sviluppa autonomamente ed emergono attraverso uno stile raffinato le caratteristiche di un ambiente che la scrittrice conosce a fondo. Ne escono le debolezze e il fascino  del “ gioco più bello del mondo”.

 

 

ARTISTI

Filippo De Pisis,
pittore e poeta ( Ferrara 1896 – Milano  1956)

Già da piccolissimo manifesta un temperamento vivace ed eclettico, i suoi interessi sono letterari, artistici, botanici. 
L’amore per la poesia  lo porta ad appassionarsi al Leopardi e al Pascoli,  cui si ispira in componimenti lirici quali  “Rughe in volto giovanile”

Rughe in volto giovanile,
lievi incrinature in sasso nuovo,
nella luce dell’aprile.
Oh la freschezza della tua bocca
di giovane atleta
e il riso dei tuoi occhi mattutini!
Nebbia, sole, pioggia, vento, neve
nel campo sportivo
e il tuo corpo quasi di fanciullo
marmo antico.
Rughe in volto giovanile
nube gentile
nel sereno fondo.


 

Renato Guttuso, non solo pittore..

Alcuni pensieri di Renato Guttuso(1912-1987), artista contemporaneo ,sullo sport e le Olimpiadi.  "...Che cosa rappresentano le olimpiadi? ciò che di meglio nei popoli, una grande gara di uomini sul terreno della pace.oggi prendiamo gusto a degradare tutto: ma io credo allo sport come strumento di cultura.
E  le Olimpiadi entrano nella cultura di un paese, non solo nel senso del piacere e dell'evasione; esse fanno parte della realtà e della cultura più viva.
Lo sport esprime energia ed aiuta a capire la bellezza del corpo umano.Il concetto stesso del campione è nobilitante: lo sforzo di migliorarsi continuamente trascende il muscolo bruto, la materia: in lui c'è qualcosa di diverso, una spinta ideale.
Per questa ragione i grandi artisti della nostra epoca hanno riproposto costantemente gli elementi naturali, la pittura ha il dovere di celebrare la vita e lo sport in genere. le ultime Olimpiadi che ho visto furono quelle di Roma nel '60: un grande spettacolo, che si ripeterà a Los Angeles, uno spettacolo che seguirò da lontano con la curiosità di chi non ha talento per lo sport ma non dimentica le passioni giovanili.
Quando ero al liceo, infatti, mi piaceva boxare fra le corde di una palestra a Palermo.Ero un buon pugile.Poi, nell'autunno del 1930 mi sono iscritto all'università e ho lasciato la Sicilia quando ho saputo che la Quadriennale di Roma accettava due miei quadri. Da quel momento ho accettato di soffrire solo per la pittura.lo sport della mia vità è cambiato." 

 

 

 
Paola Fracasso